CURZI Monica
Biografia:Il debutto ufficiale in pittura arriva tra il 2000 ed il 2001 al termine di un lungo “peregrinare” tra Europa ed Asia ( Parigi, Londra, Leeds, Kuala Lumpur )
Autodidatta, non ho mai insistentemente indagato su ciò che ho sempre recepito ed accettato come impulso, affinità naturale verso il colore o verso qualsiasi cosa desse vita a piccoli, grandi moti interni.
Il colore è stato, inizialmente, il solo rimedio in grado di acquietare una sorta di lieve ma costante “malaise” (malessere). Dipingere al fine di contrastare un senso di inadeguatezza, applicabile a molti contesti del vivere comune, si è rivelato un antidoto che solamente l’utilizzo e l’accostamento di alcuni colori riusciva a rendere efficace.
Considero l’arte una forma di espressione libera e soggettiva, arduamente circoscrivibile all’interno di schemi intellettuali , forzature iperboliche e vuoti di parole. L’arte suscita nell'artista una liberazione emotiva ed in chi osserva una forte emozione e/o reazione.
Ciò che possiamo ottenere singolarmente da un'opera d'arte non è probabilmente ciò che l'artista inizialmente aveva previsto, la liberazione della passione, della rabbia, la pace, qualunque sia il sentire dell'artista, ma ci darà comunque una qualche forma di nostra soddisfazione interiore. La cosa grandiosa è che l'arte è aperta alle interpretazioni. "Nessun valore assoluto".
L'arte è arte, quando riesce ad intrigarci, ad incuriosirci emotivamente, quando diventa valore di scambio.
Critica:
Quotazione delle opere in via di definizione.
Estratto dalla produzione artistica:
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