MANCUSO Angelo
Biografia:Critica:
Metamorfosi arcane mutano pupazzi, burattini senza fili, marionette d'un teatrino collodiano, in Golem fangosi, animati da tanto sapienti, quanto imprudenti maghi, d'una vita artificiale come d'automi ribelli e pensanti, mutati essi stessi in forma umana. Dapprima, in grottesca maschera d'una farsa circense e clownesca a suo modo allegra e ridente come sogni di bambino, poi sempre più reale e tragica come l'ansia esistenziale d'un "mal de vivre" che spinge al rifiuto della società, alla ricerca della libertà che, per pegno, espone alla solitudine, al rimpianto d'un vissuto familiare negato ad un "clochard", paria d'una società superficiale ed alienante. Sono queste le tematiche care all'artista, rese con tecnica pittorica pacata e solida, rassicurante, mai incerta, che rassicura e rasserena quando si esprime in languidi paesaggi sognanti e romantici in cui il colore nei toni del verde, del giallo e dell'azzurro, sedano l'ansia, appagano lo sguardo e lo spirito rinfrancano. Particolare la tecnica a "rilievo" usata dall'artista negli scorci di villaggi, negli angoli di paesi remoti ed immoti nel tempo, in cui il vivere di sempre è gioia d'esistere. 'E in questi quadri che l'occhio si perde e la mente sfugge alla materialità del corpo per materializzarsi in un puntino lontano sulla tela, partecipe del "tutto" che la sapiente mano ha creato per noi.
Quotazione delle opere in via di definizione.
Estratto dalla produzione artistica:
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