ANDREONI Claudio
Biografia:Nato a Nettuno il 25 gennaio 1948, diplomato in ragioneria nel 1967. Autodidatta, disegna da sempre, dipinge dal 1966, prediligendo paesaggi e nature morte, utilizzando china (acquarellata), tempere e colori ad olio. Negli anni settanta acquisisce una buona pratica sul figurativo, frequentando la casa studio di una amica scultrice e pittrice (B.Matyiewska). Ha sempre lavorato nel campo delle vernici e pitture, facendo esperienza in tutti i settori: edile, industriale, navale, auto, etc., acquisendo una buona conoscenza dei materiali, che sfrutta ampiamente nei suoi dipinti. Predilige i colori decisi, in particolare il rosso (per i fondi), il blu (ceruleo) e molto bianco . Cerca di riprodurre il più possibile la luce , ispirandosi all'impressionismo, anche se spesso ciò che prevale è l'istintività dando spazio al colore che sente, che provoca in lui forti emozioni.I movimenti e gli artisti del passato a cui guarda traendo grande ispirazione sono l'Impressionismo, Van Gogh,e alcuni espressionisti come Kokoscha e Schiele.
Critica:
Facciate di antichi borghi affacciate su chete acque di porti affollati, scorci veneziani simulano, addossando case a case, a sostener la rocca, che sale turrita verso la dimora del Dio devotamente offerta dagli uomini proteggere a proteggerne l'andare per mare , lontano, fino a remote terre d'oriente e straniere; fino ai mercati di Francia, resi uguali nei vivaci colori, nel sovrapporre uomini a cose, disegni a quadri, pittori e curiosi, sia a bazar africani sia a mercati rionali in cui sfaccendati sbarcano il lunario d'una "boheme" senza fine. Ancora, domestici interni, l'artista scruta, dentro le mura, le segrete cure del viver quotidiano, così donne, divani, sedie, tavoli e fiori sono l'occasione d'un esercizio divertito costante e consapevole per affinare il suo mondo espressivo, per dominare la materia, il colore, di cui è sapiente intenditore; studiando soluzioni innovative e durevoli nel tempo, in un anelito di piacersi e piacere, di migliorare ciò che già è perfetto, nell'ansia di dare all'arte, a sé stesso ed agli altri, il meglio.
Quotazione delle opere in via di definizione.
Estratto dalla produzione artistica:
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