PALOMBI Eliana
Biografia:Critica:
Scultrice delle forme e dei volumi, indagati, pur se in maniera originale, tradizionalmente; Eliana ricerca l'armonia delle proporzioni e delle masse nel corpo umano, prediligendo la figura femminile che le appare più espressiva e completa, senza disdegnare le tematiche dell'amore e della coppia, di cui raffigura la sensualità attraverso l'intrecciarsi dei corpi, la contiguità e la corrispondenza dei pieni e dei vuoti, quasi a significare, pur con misura, il completarsi e compenetrarsi dell'un sesso nell'altro. Pregevoli, virtuose e maliziosamente caste, sono le nudità muliebri nel pudico avvolgersi delle membra, nel ripiegarsi su sé stesse, rapprese nella creta con dolcezza e vigorosa padronanza della materia da Eliana Palombi. Nei suoi nudi la donna sacralizzata, è resa intoccabile dalla consapevolezza, che è innocenza, d'essere scrigno prezioso che nel concepimento trova il suo più alto “essere”. Piegate, sdraiate, genuflesse, accovacciate, figure leggiadre, pensose e schive, indagano il senso della vita, l'essenza ultima delle cose; cose anch'esse plasmate nella terra, madre d'ogni cosa, divinità primordiale, feconda signora del creato, vergine madre d'un genere umano riottoso ed ingrato. Le mani palpano la creta viva, ne modellano le forme, le movenze, il volume, ne traggono corpi, volti plastici ed assorti, seni prorompenti, ventri, natiche ben proporzionati, “anatomicamente corretti”, segno inequivocabile di grande capacità artistica e padronanza della tecnica; l'uso di patine e lacche arricchisce ed impreziosisce la già valida creatività dell'artista. S.C.
Quotazione delle opere in via di definizione.
Estratto dalla produzione artistica:
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