SPERA Stefania
Biografia:Stefania Spera, pittrice e poetessa, attualmente lavora presso un centro diurno disabili di Aprilia dove conduce laboratori espressivi nei vari settori artistici quali pittura danza e recitazione, nonchè poesia con ragazzi con problemi. Ha esperienze nel privato nell'ambito dell'arteterapia; recentemente ha pubblicato il volume "Pensiero, linguaggi e forme espressive" edizioni arteterapie, insieme ad Antonella d'Auria.Nel 1997 e nel 1999 ha partecipato al premio di pittura "Oltre Aniene" con due lavori :"Nudo femminile" e "La conversazione" il primo è stato realizzando usando la tecnica ad acrilico ed il secondo usando la tecnica mista. Nel 2004 ha partecipato alla mostra collettiva "Cotto e non solo" presso l'Hotel dei Congressi. Nel 2003 ha vinto il secondo premio di poesia al concorso "Liberamente" con la poesia "Il pianto di un assiolo". Nella primavera del 2004 ha partecipata ad una mostra "Cotto e non solo" presso il maneggio "Fiamma" a Lungotevere Marconi, tema "Il cavallo" usando tecnica mista ed acrilico.
Critica:
Arte fatta di colori, di materia, di quella materia di cui sono fatti i sogni, impalpabile, evanescente ma al tempo stesso concreta, tattile. Arte viva e solare, che rende alla vista il gusto dell'osservare, il piacere di scrutare e sentirsi avvolti dal calore di un'esplosione cromatica che, con giocosa ilarità, va ad ordinarsi sulla tela, creando forme, corpi, oggetti, gesti, dei più vari. Nella serie di Odalische l'artista passa da un'approssimazione di linee, figure abbozzate ma ben articolate nel loro essenzialismo, ad una maggiore finitura, formale (si veda la "Danza del Fiore") ed ornamentale. La matericità di opere come "Odalisca" o "Maternità" si contrappone ad una maggiore levigatezza della superficie pittorica in opere come "Donna alla Finestra", pur rimanendo ben visibile il tratto della pennellata della quale l'autrice si serve per dare movimento e corpo ai soggetti. Matisse è presente nei colori così come Chagall riecheggia in tutte le opere pur non essendo esplicitato nei soggetti, rielaborati in modo originale. Opere, dunque, quelle di Stefania Spera, che restituiscono una realtà irreale, deformata ma piacevole in quanto in grado di alleviare il "mal de vivre" che ci affligge; è, attraverso le opere di questa artista che possiamo infatti ritrovare in noi quel "fanciullino" tanto caro al Pascoli, da troppo tempo ormai perduto.
Quotazione delle opere in via di definizione.
Estratto dalla produzione artistica:
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