Adagiata nell’ombra di un campanile |
di Stefania Spera |
Adagiata nell’ombra di un campanile Ascoltavo il baluginio delle stelle Il cielo stava avvolto nella notte E il vento sibilava turbinoso Avvolta in splendide nuvole Bianche iridescenti di luce Le nuvole scivolavano Su pel crinale del monte E la fresca iridescenza Del canto del vento Ascoltava il cavaliere Lungo la sponda del fiume E la dama piangeva il suo monito Pel tanto tempo ad aspettare In solide solitudini il pacifico Ingordo pasto delle sirene Che da lontano intonavano canti Ai marinai illusi da tanto melodiare. Quando si alzò il canto Vennero mille mani a stringere A conoscere quello che lei Voleva nascondere pell’offesa Del mite poetare su cose segrete E pur comuni. Così il tempo si avvicendava Nel fine spettacolo dei più Che lottando contro il solito Raccolsero parole di giubilo dopo Il pasto salmodiante delle fiere. |