Ode all'arte decorativa |
di Valeria Mariotti |
Nessuno ti aveva mai sfiorato, né amato. Giacevi abbandonata, dimenticata, cosa senza vita. Ho notato la tua tristezza, ma traspariva da te la bellezza. Ti ho preso tra le dite, ti ho messo una ghirlanda, rubandola al mio giardino e una corona d'oro fino. La tua veste iridescente l'ho fatta di luci, di colori, di niente. Ti ho creato come per magia, ma ora ti riconosco: sei lo specchio della mia fantasia. E tu con orgoglio ti mostri e aspetti il saluto di chi vede il non veduto. |